Bio

francesca fiaschi fifi

Sono un’artista visiva con una formazione in architettura. La mia pratica esplora la relazione tra colore, materia e spazio, ponendo al centro un’esperienza diretta, visiva e tattile. Considero il colore come un linguaggio autonomo — al tempo stesso strutturale ed emotivo — che si esprime su supporti misti come tessuto, carta, gesso, filati e pigmenti. Il mio lavoro nasce dall’osservazione dei contesti naturali e urbani, che traduco in composizioni astratte dove convivono analisi e percezione.

Nel 2014 mi sono trasferita a Montréal. Qui ho iniziato come illustratrice, per poi avvicinarmi alle tecniche di stampa e serigrafia, che mi hanno aperto la strada a una pratica più ampia, capace di intrecciare arti visive, artigianato e design. In questi anni ho assorbito influenze da diversi contesti culturali — Italia, Africa, Asia e Nord America — che hanno orientato il mio sguardo verso le texture del paesaggio, i ritmi della città e la luce dei luoghi. Queste atmosfere riaffiorano nelle mie opere attraverso pattern, forme e contrasti cromatici, con il gesto coloristico come nucleo centrale.

A Montréal la dimensione cromatica è diventata centrale nella mia pratica. Essere riconosciuta come “colorista” mi ha spinta a trattare il colore non solo come intuizione, ma come campo autonomo di ricerca e sperimentazione. Questa svolta si è legata alla mia formazione in architettura e al PhD in urbanistica in Canada, che mi hanno dato un metodo per affrontare la complessità e tradurla in soluzioni concrete. Così, nel mio lavoro, l’analisi cromatica guida la scelta dei materiali e il confronto con gli artigiani, mentre l’estro mantiene viva la singolarità di ogni creazione.

Lavoro con tecniche tradizionali (acquerello, inchiostro, olio, acrilico) e metodi artigianali (tessile, serigrafia), che talvolta combino con strumenti digitali. Nella mia pratica utilizzo anche pigmenti naturali derivati da spezie — curcuma, caffè, zafferano — che aggiungono un ulteriore livello sensoriale all’uso del colore. Negli ultimi anni mi sono concentrata sulla Color Vision Deficiency (CVD), per creare opere leggibili anche in condizioni di visione alterata. Oggi la mia attività di ricerca e creazione si concentra sull’analisi del colore, sulla definizione delle combinazioni cromatiche più espressive e sulla loro concretizzazione attraverso l’artigianato tessile.

“L’obiettivo è dar vita a forme capaci di restare chiare e leggibili anche per chi percepisce il colore in modo non convenzionale”

fifi