BIO – Percorso artistico

Francesca Fiaschi (fifi) è un’artista visiva con formazione in architettura. La sua pratica esplora le relazioni tra colore, materia e spazio, puntando su un’esperienza diretta, visiva e tattile. Considera il colore come un linguaggio a sé stante, al tempo stesso strutturale ed emotivo, che si esprime su supporti misti: tessuto, carta, gesso, filo e pigmenti. Il suo lavoro si nutre dell’osservazione del mondo naturale e urbano, traducendo queste esperienze in opere astratte che attivano la percezione tattile, ottica ed emotiva.

“L’obiettivo è creare forme che restino leggibili anche per chi percepisce il colore in modo non convenzionale.”

fifi

Formata in Italia e residente a Montréal dal 2014, Fiaschi ha assorbito influenze da diversi contesti culturali – Firenze, Perugia, Venezia, Marocco, Cina, Corea, Canada – che hanno arricchito la sua visione sulle texture del paesaggio, i ritmi urbani e la luce dei luoghi. Il suo lavoro restituisce queste atmosfere attraverso trame, forme e contrasti cromatici, dove il gesto coloristico è centrale.

È proprio a Montréal che la dimensione cromatica diventa consapevole nella sua pratica. Identificata per la prima volta come “colorista”, inizia a considerare il colore non solo come materia intuitiva, ma come ambito autonomo di studio e sperimentazione. Questo riconoscimento segna una svolta metodologica nel suo percorso artistico.
Utilizza tecniche tradizionali (acquerello, inchiostro, olio, acrilico) e artigianali (tessile, serigrafia), talvolta combinate con strumenti digitali. Il suo lavoro integra anche pigmenti naturali derivati da spezie – curcuma, caffè, zafferano – che conferiscono al colore una dimensione sensoriale ulteriore.

Negli ultimi anni concentra la sua ricerca sulla percezione alterata dei colori, in particolare nelle persone daltoniche. Realizza opere che interrogano la leggibilità dei contrasti e la soggettività dello sguardo.